Everesting, che cos’è? Nuove sfide e l’impresa di Paolo Laureti
[ssbp]Everesting 8848 Bike: che cos’è e racconto dell’impresa di Paolo Laureti a passo Lanciano in Abruzzo
Il ciclismo è uno sport in continua evoluzione e l’everesting ne è un esempio lampante. Questa sfida, ideata in via ufficiale qualche anno fa dal gruppo di ragazzi australiani del team “HELLS 500”, consiste nel raggiungimento o nel superamento di 8.848 metri di dislivello positivo in sella alla propria bici senza mai fermarsi. Il numero appena citato corrisponde all’altitudine della vetta dell’Everest, la montagna più alta del mondo, da cui questa prova ha preso il nome. L’everesting ha avuto una diffusione piuttosto veloce a livello globale al punto che nella sola Italia sono avvenuti centinaia di tentativi, il primo dei quali venne omologato il 18 luglio 2012. In quell’occasione, infatti, il ciclista Carlo Gironi riuscì a scalare la salita di Valcava per ben dieci volte consecutive grazie a cui toccò la quota di 9.011 metri di dislivello.
Il primo tentativo omologato in assoluto risale però al 1 novembre 1994 quando il ciclista George Mallory, nipote del leggendario omonimo alpinista che perse la vita sull’Everest nel 1924, riuscì a percorrere lo spaventoso dislivello di 10.840 metri sul Mount Donna Buang in Australia. Sarah Hammond è stata invece la prima donna a portare a compimento l’impresa quando, il 28 febbraio 2014, superò 8.902 metri di dislivello sul Mount Buffalo in Australia. La prima italiana a emularne le gesta sarebbe stata in seguito Paola Macedo la quale, il 23 aprile 2017, pedalò ben 8.908 metri sul passo Ghimbegna in Liguria. Tra gli altri record, vi segnaliamo che il dislivello più alto è stato percorso dall’italiano Zico Pieri con 35.395 metri pedalati in 113h18’ sul Monte Petrano nelle Marche nel giugno 2019, mentre Mats Steinsland ha pedalato su una salita dalla pendenza media del 36,84% nei pressi di Bergen secondo i dati forniti dal sito web everesting.cc.
L’impresa di Paolo Laureti
Paolo Laureti, ambassador di Elastic Interface®, aveva iniziato a pensare al compimento di questa difficile impresa da qualche mese come step di avvicinamento alla Silk Road Mountain Race (evento di bikepacking estremo in Kirghizistan). Ciclista abituato alle lunghe distanze, ha scelto il passo Lanciano (versante da Pretoro al Rifugio Pomilio) come teatro della propria impresa, con l’intento di ripeterlo per ben sette volte. La partenza è avvenuta alle 7.30 del 31 maggio in una giornata dalle pessime condizioni meteo e, dopo ore e ore di grande fatica, l’arrivo è giunto il giorno successivo alle ore 2.50. Paolo, al termine della settima ascesa, ha percorso 276 km in 21h28’ per un totale di 9.318 metri di dislivello ed è entrato a far parte della prestigiosa Hall of Fame di Everesting Italy. Prima di partire per la sua Silk Mountain Race, Paolo verrà anche a trovarci e parteciperà a Lost In Prealps, trail per andare alla scoperta delle Prealpi venete.
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